Guida ai Punti della Patente: verifica saldo, decurtazione e recupero
Anche al guidatore più assennato e solerte può capitare di infrangere qualche articolo del codice stradale. Basta poco: una distrazione di una manciata di secondi e può non accorgersi del semaforo rosso, di un cartello che impone un divieto, o superare di qualche km all’ora un limite di velocità.
Pertanto, può scattare il verbale che, oltre alla multa, comporta la decurtazione dei punti della patente.
Come si possono perdere i punti della patente?
I punti che si possono perdere, a causa di un’infrazione del Codice Stradale, possono variare da 1 a 10 a seconda della sua gravità. In caso di più violazioni contemporanee, invece, si possono perdere fino a 15 punti.
Nel caso di gravissime violazioni del codice stradale, che comportano il ritiro della patente, si procede alla decurtazione di tutti i punti.
Pertanto, i casi sono due:
- Perdita parziale dei punti, recuperabile in due modi:
- Accollarsi la spesa per frequentare corsi che, secondo la legge, permettono l’immediato reintegro dei punti della patente persi. Ricordiamo che, nel caso di patente B, ogni corso consente di recuperare 6 punti.
- Aspettare che trascorrano due anni dalla notifica dell’infrazione che ha decretato la perdita dei punti. Trascorso questo lasso di tempo senza aver violato nessuna norma del C.d.S., vengono ripristinati i 20 punti.
- Perdita totale dei punti con ritiro della patente. In tale caso occorre:
- Entro 30 giorni, sostenere gli esami teorici e pratici per il conseguimento della ri-abilitazione alla guida. Ciò comporta spese per il conducente, sia per sostenere i suddetti esami e sia per ovviare alle complicazioni causate dal divieto di guidare.
La Polizza Assicurativa
Le compagnie assicurative, viste le notevoli complicazioni che possono derivare dalla perdita dei punti della patente, hanno predisposto delle polizze assicurative. Tali polizze sono finalizzate al rimborso degli oneri che il conducente deve sostenere in caso di perdita parziale o totale dei punti.
Le polizze da poter sottoscrivere, in genere, prevedono varie circostanze, a seconda delle esigenze del conducente.
La polizza può contemplare il rimborso dei costi da sostenere, nei seguenti casi:
- Spese per sostenere i corsi per il recupero della perdita parziale dei punti;
- Spese da sostenere per il recupero della perdita totale dei punti.
Per il secondo caso il problema si fa più ampio, in quanto gli oneri da prevedere sono più articolati e meritano un paragrafo a parte.
Copertura oneri causati dalla perdita totale dei punti
La tipologia di rimborsi previsti dalle compagnie assicurative, nel caso di perdita totale dei punti e ritiro della patente, sono:
- Rimborso delle spese che il conducente deve sobbarcarsi per accedere alla ripetizione degli esami teorici e pratici finalizzati alla riabilitazione della patente di guida.
- Diaria giornaliera che all’assicurato di sopperire ai mancati giorni di lavoro, nel caso in cui l’utilizzo dell’automobile rappresenti un mezzo per procurarsi il sostentamento;
- Rimborso dell’utilizzo di mezzi alternativi per il raggiungimento del posto di lavoro;
- Rimborso spese legali, nel caso in cui il conducente decida di fare ricorso contro la variazione del punteggio (totale o parziale che sia) o per contestare una violazione che gli è stata verbalizzata.
Casi in cui l’assicurazione può negare i rimborsi
Le compagnie assicurative stabiliscono nelle clausole che, in determinati casi, non sono tenute a erogare rimborsi.
Tali casi rientrano nelle seguenti situazioni:
- Guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti;
- Sospensione della patente per fatti dolosi;
- Uso del veicolo secondo modalità che esulano da quelle previste nel libretto di circolazione.
Per i neopatentati
Per concludere, un avviso per i neopatentati: nei primi tre anni di guida, ogni infrazione del codice della strada comporta la decurtazione del doppio dei punti della patente di guida.